martedì 16 ottobre 2018

I RIFLESSI DEL NEONATO (psicologia)

Immagine correlataLe più recenti teorie dello sviluppo abbracciano una visione del bambino come organismo "competente", dotato cioè di proprie capacità fin dalla nascita. Si basa sul fatto che alla nascita il bambino è capace di produrre risposte motorie strutturali, ovvero i riflessi:



  1. Riflesso di Moro: se un bambino disteso si fa cambiare improvvisamente posizione, il piccolo tenderà a portare in avanti le braccia, a volte anche le gambe, aprendole simmetricamente e poi richiudendole come in un abbraccio.
  2.  Riflesso di presa: se viene stimolato il palmo della mano del neonato, le dita si flettereanno per afferrare qualsiasi cosa si trovi a contatto con il palmo stesso.
  3.  Riflesso della marcia automatica: se si mette il bambino in posizione eretta, con i piedi appoggiati su una superficie stabile e piatta, questi produrrà movimenti alternati di estensione e flessione delle gambe.
  4. Riflesso palpebrale: una forte luce improvvisa provoca riflesso di chiusura delle palpebre.
  5. Riflesso di ritirare il piede: se toccano da un oggetto pungente, il bimbo tenderà a ritrarre automaticamente il piede.

L'UNIVERSO DEL BAMBINO PRIMA DELLA NASCITA (psicologia)



Nel periodo della gravidanza, avviene qualcosa di straordinario: una cellula, lo zigote, si trasforma a poco a poco in un bambino. In questo processo si distinguono diverse fasi:
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  • il periodo germinale (nei primi ventuno giorni): i due gameti si fondono dando origine allo zigote.
  • il periodo embrionale (dalla terza all'ottava settimana): cominciano a formarsi le principali strutture interne ed esterne del corpo, cioè la testa, i vasi sanguigni, il cuore e poi gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca, i primi accenni di braccia, le gambe.
  •  il periodo fetale (dalla nona settimana alla nascita): in questo periodo continua e si completa la maturazione dei diversi organi e parti del corpo, definito in questa fase feto.
La testa rappresenta la parte più grande del feto: al momento della nascita si calcola che essa rappresenti circa un quarto dell'intero corpo. Tutte le più recenti scoperte sulle abilità del neonato dimostrato che, già durante la gravidanza, il feto usa i sensi e prepara i "programmi" in base ai quali, una volta nato, interagirà con l'ambiente esterno.
Nei mesi che precedono la nascita non vi è soltanto un notevole accrescimento di peso e di volume del feto, ma anche una sorprendente maturazione delle funzioni sensoriali.

  • IL TATTO è il primo sistema d'informazione che il feto ha su di sé e sull'ambiente, e svolgerà un ruolo fondamentale in tutta la vita futura della persona. La pelle con i suoi recettori è uno strumento sensoriale completo dopo solo otto settimane di gravidanza. 

  • L'OLFATTO è presente già al secondo mese di gestazione. Lo sviluppo di questo senso viene solleccitato dai comportamenti della madre durante la gravidanza: molte sostanze che provvenienti dal cibo materno passano nel liquido amniotico e producono le cosiddette "memori olfattive".

  •  IL GUSTO si sviluppa verso il terzo mese di gravidanza: introducendo sostanze dolci o amare nel liquido amniotico, il feto inizia a sperimentare differenze e a provare preferenze per un gusto piuttosto che un altro.

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  • L'UDITO completa la sua struttura tra il secondo e il quinto mese di gravidanza. Lo sviluppo di questo importante organo sensoriale è infatti determinato sia da stimolazioni uditive interne, che sono continue, sia da stimolazioni uditive esterna, che possono variare durante la giornata.

  • LA VISTA è un senso già sviluppato verso il quarto mese, e si completa prima della nascita con lo sviluppo di tutti i fotorecettori, cioè le cellule che sono deputate a cogliere lo stimolo luminoso e a trasformarlo in un segnale comprensibile per il cervello.




CHE COSA STUDIA LA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO (psicologia)

La psicologia dello sviluppo studia i cambiamenti nell'evoluzione psicologica individuale: l'individuo, infatti, è visto come un soggetto in continua evoluzione, non solo nel periodo dell'infanzia e dell'adolescenza, ma lungo tutto l'arco della vita, dalla nascita alla vecchiaia.
Negli ultimi quarant'anni, l'evoluzione degli strumenti per la ricerca, l'utilizzo di telecamenre e videoregistratori, la disponibilità di nuove tecnologie nel campo delle neuroscienze per lo studio del cervello hanno permesso di raggiungere risultati molto avanzati nella comprensione dei processi di sviluppo. Una delle questioni più dibattute riguarda il rapporto natura/cultura: nello sviluppo dell'individuo quali sono i fattori determinanti? Incidono maggiormente i fattori innati, cioè il patrimonio, oppure le esperienze e l'ambiente?
Risultati immagini per sviluppo essere umano
Oggi la conclusione maggiormente condivisa è che corredo biologico, elementi ambientali ed esperienze interagiscono nella crescita individuale.
Le caratteristiche personali innate possono svilupparsi in determinate direzioni grazie alle esperienze che l'individuo fa e grazie alle interazioni e agli scambi con gli altri individui. 
Lo sviluppo è dunque un processo complesso, nel quale entrano in gioco diversi elementi che vanno osservati all'interno di un contesto più ampio, in interazione con altri elementi.

domenica 7 ottobre 2018

HUMAN

Risultati immagini per human filmNel corso di due anni il regista Yann Arthus-Bertrand insieme alla sua troupe ha realizzato 2.020 interviste in 60 Paesi dando voce a chi spesso non ne ha.
Ha poi alternato le stesse in montaggio utilizzando immagini aeree del Pianeta in cui Umanità e Natura si fondono in immagini di forte impatto. Le domande che gli intervistatori ponevano erano di questo tenore: Si sente libero? Qual è il significato della vita? Qual è stata la prova più difficile che ha dovuto affrontare e che cosa ha imparato da essa? Qual è il suo messaggio per gli abitanti del pianeta?
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Povertà, guerra, violenza privata, omofobia e innumerevoli altre condizioni umane vengono affrontate da coloro che accettano di mettere in comune il proprio pensiero e le proprie culture con interventi brevi ma tutti efficaci.
Il pregio più evidente dell’operazione è quello di riuscire a ricordarci che gli esseri umani possono essere molto di più che ‘individui’. Basta considerarli come persone.
Dinanzi alla domanda su che senso abbia la vita uno degli intervistati inizialmente si ritrae e poi trova una sintesi perfetta: "Far sì che il messaggio che ognuno di noi bambino porta in sé arrivi all’adulto che diverrà senza disperdersi". È solo una delle innumerevoli occasioni di riflessione che il film offre.

GEORG SIMMEL (SOCIOLOGI

Il berlinese   Georg Simmel  fu uno dei padri fondatori della sociologia, anche se, rispetto ai classici, ne ha una concezione completamente...