IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE (psicologia)
L'ansia è considerata un momento di autopreoccupazione, caratterizzata da dubbi e svalutazioni nei confronti di se stessi.
La scuola diventa il luogo in cui bambini maturano la loro ansia.
Il bambino, il più delle volte, manifesta il suo stato ansioso tramite l'irritabilità, altre volte con sintomi somatici come il vomito, la diarrea, il pianto e la sudorazione.
Vi si ha una distrazione e un sovraffollamento di pensieri.
Il disturbo emotivo di un bambino è riconducibile all'individuo ma esso è generalmente il prodotto dell'ambiente famigliare in cui vive.
Nascono fobie e disagi evidenti all'interno del bambino.
La depressione è un'alterazione del tono dell'umore verso forme di tristezza caratterizzate da un notevole abbassamento dell'autostima e una tendenza all'autopunizione.
Se le persone tentano di vincere questa malattia chiedendo aiuto, i bambini non hanno le risorse interne per farlo.
I bambini depressi non riescono a divertirsi, non giocano e non instaurano sani rapporti interpersonali. Vi è un'autosvalutazione, un distacco dai genitori e amici.
La maggior parte delle volte vi è anche una mancanza d'assistenza da parte dei genitori.
Il sintomo emotivo più forte nel caso di depressione è la tristezza. Vi sono pianti emotivi, rabbia e perdita della risposta di piacere e soprattutto perdita di allegria. Non ci si sente amati, un autocommiserazione.
Tra i sintomi fisici e neurovegetativi si annoverano invece l'affaticamento, concentrazione bassa, cambiamento di appetito, perdita di peso, dolori, malesseri, disturbi del sonno.
Nessun commento:
Posta un commento