Oggi
si tende a considerare lo sviluppo come esteso all'intera durata della
vita dell'individuo, che nel suo percorso affronta una serie di sfide e attraversa vari passaggi.
Delle teorie dello sviluppo
elaborate in passato per comprendere lo sviluppo individuale ne
ricordiamo due che hanno avuto una rilevanza particolare: quella di
Freu
1000 × 442
d e quella di Erikson.
1200 × 675
-
981 × 540Secondo Freud, lo sviluppo del bambino è rappresentabile come un continuo superamento di "sfide", attraverso le varie fasi dello sviluppo psicosessuale.
- Erikson individua una serie di crisi che si possono manifestare nel corso della vita. L'individuo è chiamato ad affrontare questi periodi critici in età differenti e generalmente li risolve attraverso lo sviluppo di abilità psicosociali.
I
ragazzi all'età di circa 10-11 anni possono presentare cambiamenti in
gusto, aspetto e carattere.
Lo sviluppo della socialità comincia con il superamento
dell'egocentrismo infantile verso i 9/11 anni, ma solo verso i 13/14
anni il sentimento della socialità orienta il soggetto verso rapporti di
parità con gli altri e verso forme ideali di amicizia che non devono
più rispondere alla necessità di avere compagni con cui giocare e
divertirsi ma amici con cui coltivare ideali o condividere idee.
Un
fenomeno caratteristico della socialità adolescenziale è quello della
solidarietà con i coetanei, sia nelle circostanze in cui uno ha bisogno
dell'altro fino a portare a vere e proprie complicità delittuose, sia ad
una solidarietà di classe. Questa solidarietà di classe, mista a
contestazione, si manifesta spesso in quella che viene chiamata crisi di
originalità. L'adolescente sceglie per il suo comportamento condotte
che lo distinguano da tutti gli altri, ma la sua attenzione è a tutto
ciò che può distinguerlo dagli adulti.
Gli schemi della personalità di un individuo sono la risultante di
fattori naturali e altresì di fattori culturali. Nei primi mesi di vita i
fattori culturali tendono appena a condizionare il comportamento
dell'individuo, per cui la condotta di un bambino di pochi mesi non
differisce granché da quella di tutti gli altri bambini, ma più si
avanza negli anni e più questi fattori contribuiscono a differenziare la
condotta degli individui.
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